mercoledì 10 novembre 2010

Le migliori 30 sotto i 30

Questo post parlerà di imprenditori.
Giovani imprenditori.
Per essere precisi: sotto i 30 anni.

La rivista Inc pubblica la classifica per il 2010 delle 30 imprese più interessanti fondate da imprenditori sotto i 30 anni (negli US) e scorrendo la lista credo vi siano diverse osservazioni che è necessario fare.

20 di queste imprese possono essere definite tecnologiche perchè il prodotto o il servizio offerto è reso possibile dall'impiego di computer e/o avanzamenti tecnici.
Contrariamente a quel che la vulgata sull'innovazione dice, solamente una di queste (AlterG) è frutto di un'innovazione di prodotto. Un paio di altre imprese si basano sullo sviluppo di algoritmi e codici proprietari, mentre tutte le restanti basano la propria competitività essenzialmente su innovazioni di modello di business.

Il dato più importante (e probabilmente il meno sorprendente per chi si interessa di imprenditorialità) è che la maggior parte delle imprese è web-based (ben 17), si voglia perchè i servizi o i prodotti offerti utilizzano il canale web o perchè le applicazioni client offerte girano sulla rete (un esempio sono le app per smartphone). Il motivo per cui questo non sorprende assolutamente è che il costo di una start-up web-based si riduce alla voce capitale umano e poco altro. Esempi di giovani(ssimi) imprenditori di grande successo in questa categoria sono all'ordine del giorno (dal prezzemolino Facebook al nuovo fenomeno Foursquare - anch'esso nella classifica dei 30 - a SCVNGR e così via)

Poi c'è il dato che potrebbe far storcere di più il naso a chi si occupa di innovazione: se 20 sono imprese tecnologiche, ben 10 continuano ad essere imprese in settori "tradizionali".
E per tradizionali intendo dire che si passa dagli abiti sartoriali di Astor & Black ai cetriolini sott'aceto di McClure Pickles al negozio per appassionati di ricamo CityCraft.

Al termine di questa analisi mi sono chiesto cosa verrebbe fuori se comparassimo queste 30 con le corrispettive italiane, ma sono stato fermato subito da un interrogativo piuttosto importante: ma chi sono le nostre 30 sotto i 30?

Vi lancio una proposta: perchè non compiliamo anche noi il nostro elenco di eccellenze?

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