domenica 28 aprile 2013

Da dove vengono gli imprenditori? (parte II)


Riprendo oggi le riflessioni avviate nel precedente post circa l’origine degli imprenditori. Avevo sottolineato in quell'occasione come le imprese facciano spesso da albero genealogico, gemmando imprenditori che si forgiano in un ambiente per così dire “protetto” prima di lanciarsi sul mercato. Ovviamente esiste una casistica altrettanto ampia di imprenditori senza alcuna precedente esperienza professionale. Tuttavia anche in questi casi spesso si scoprono alcuni tratti comuni nei percorsi di approdo all'imprenditorialità  Ad esempio l’essere cresciuti in una cultura imprenditoriale. Diversi studi suggeriscono infatti che individui i cui genitori, amici stetti o vicini sono imprenditori o sono impegnati in forme di auto-impiego, hanno maggior probabilità di scegliere a loro volta una strada imprenditoriale. Ci sono poi dei luoghi che possono esercitare precocemente un influsso imprenditoriale su chi li frequenta. Ritornando allo studi sopra citato sull'origine della Packaging Valley emiliana, si scopre ad esempio che la maggioranza dei pionieri del distretto si formarono presso la stessa scuola, le Aldini Valeriani, un istituto tecnico industriale dove storicamente si enfatizzano forme di apprendimento incentrate sulla sperimentazione, il trasferimento diretto di competenze e il fare (vedi tabella sotto).


Mi chiedo quale consapevolezza esista oggi circa il fondamentale ruolo che le scuole possono svolgere nell'instillare imprenditorialità sin da giovane età. 

lunedì 1 aprile 2013

Da dove vengono gli imprenditori? (parte I)


Vi siete mai chiesti da dove vengano gli imprenditori? Esiste un percorso ideale per diventare imprenditori? Quali itinerari formativi contraddistinguano una carriera imprenditoriale? Queste domande non hanno una risposta univoca tuttavia la ricerca ha evidenziato alcune regolarità. La più forte è che gli imprenditori sono originati dagli imprenditori. Con questo intendo dire che le imprese sono i migliori contesti in cui imparare a fare imprese. E’ per effetto di esperienze pregresse in tali ambiti che si impara il mestiere, si sviluppano competenze, relazioni, contatti e percezioni precise sui bisogni di mercato e sui gap non ancora colmanti. In uno dei primi e più citati studi in materia, ad opera di Amar Bhide, apprendiamo ad esempio che un buon 71% di imprenditori ha sviluppato l’idea di impresa durante precedenti esperienze professionali, come riportato nel grafico a seguire.


Ci sono poi alcune imprese che, per caratteristiche culturali,  ma anche tecnologiche e organizzative, più di altre sono capaci di incubare imprenditori. Un celebre caso nell’ambito del biotech è quello dell’americana Baxter. Come documentato nell'interessante libro di Monica Higging “Career Imprints”, la Baxter sin dal 1970 implementò un politica di gestione delle risorse umane che prevedeva l’assegnazione ai dipendenti più motivati e ad alto potenziale di incarichi di mini-CEO che conferivano forti responsabilità permettendo ai prescelti di sviluppare competenze, relazioni e sicurezza in sé stessi.  L’impatto imprenditoriale di questa policy fu straordinario, al punto che circa un quarto di tutte le startup biotech che si quotarono tra il  1979 e il 1996 avevano almeno un team member che aveva lavorato alla Baxter. Viceversa, l’orientamento molto più specialistico e funzionale di Abbot Labs, ancora oggi uno dei principali concorrenti  della Baxter, inibì la propensione imprenditoriale dei suoi dipendenti che in rarissimi casi fondarono proprie imprese. 

Casi analoghi più vicino a noi sono ad esempio quello di Acorn Computer, impresa pionieristica inglese, oggi non più operante, specializzata nel campo dei personal computer che nel corso degli anni 80 formò vere e proprie legioni di dipendenti-imprenditori, come illustrato nel grafico qui sotto. Recentemente si è quantificato in circa 30 il numero di imprese tecnologiche direttamente riconducibili a dipendenti di Acorn!



L'analisi della genesi della Packaging Valley emiliano romagnola è analogamente sorprendente. Ricostruendo i percorsi di provenienza degli imprenditori che hanno creato il distretto di aziende del packaging più importante al mondo si scopre infatti che alcune imprese sono state delle vere  e proprie fucine di imprenditorialità. 

                            Lorenzoni, G.(1998)Dove studiano gli imprenditori, Economia&Management, 6.

Come si nota nella figura sopra, tratta da uno studio del mio collega Gianni Lorenzoni, imprese come la GD o l’ACMA hanno innestato un sorta di effetto domino gemmando da sole decine di imprese, alcune delle quali poi diventate player internazionali di primo piano. Fare esperienza d’impresa dunque aiuta, ma non è ovviamente l’unico modo. Ne parleremo nel prossimo post. ...Stay tuned.