mercoledì 21 dicembre 2011

SE ANCHE L’EUROPA DICE “S.E.” – Social entrepreneurship

Salve a tutti!! Vorrei iniziare a collaborare a questo blog con una riflessione sull’imprenditoria sociale. Così come molti indizi sono già stati anticipati nel thread precedente, questa riflessione è necessaria per mettere su un piatto unico tutti gli elementi che caratterizzano ed influenzano il “fare impresa sociale”. E’ ora che si inizi a fare sul serio per poter essere, come disse Gandhi, il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, ed allora iniziamo con la presa di posizione della Commissione Europea.

E’ il 18 novembre 2011 e l’OECD, compie probabilmente il passo pubblico più significativo chiamando a raccolta i creative thinkers nelle vesti degli innovatori (di successo) dell’ambito (vasto senza dubbio) dell’imprenditoria sociale con la comunicazione della Commissione Europea al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni dell’Iniziativa per l’Imprenditoria Sociale. Obiettivi di questo incontro sono la delineazione di un piano d’azione per accompagnare lo sviluppo delle imprese sociali, attori chiave dell’economia sociale e dell’innovazione sociale e poter sottoporre a dibattito spunti di riflessione per il medio/lungo termine.
Nonostante la palese ricerca di pubblicità ed approvazione di un atto innegabilmente dal punto di vista comunicativo più politico che strutturale, il documento pubblicato dall’organizzazione è importante in quanto comunicazione ufficiale del passaggio avvenuto nel considerare la social entrepreneurship non più come solo una delle forme dell’imprenditorialità sensibile al settore del sociale in termini di ricezione e output, ma riconoscendole di fatto un ruolo centrale per risollevare l’indice di creazione di imprese e la soddisfazione dei nuovi bisogni della comunità europea.
In platea gli ospiti “stakeholders” sono Mohammad Yunus, fondatore della “Grameen Bank”, banca di investimento e microcredito del Bangladesh, Sir Ronald Cohen, CEO del fondo di investimenti inglese Big Society Capital, ma anche rappresentanti delle fondazioni pioniere della social entrepreneurship come la Ashoka Europe, Mirjam Schoning della Schwab Foundation, il commissario europeo Lazlo Andor ed il ministro danese per la crescita e lo sviluppo Ole Sohn, che sintetizza probabilmente le riflessioni e le preoccupazioni di chi nel settore ha già una discreta esperienza.

Il compito o se può essere più chiaro, ciò che spetta all’Unione Europea riguarda l’enfatizzazione ed il supporto sul lato imprenditoriale delle iniziative di impresa, così da poter concepire il ruolo di U.E. come incubatore di innovazione sociale.

Quello che viene fuori dall’incontro, riguarda quindi le principali necessità espresse dagli “addetti ai lavori”. Che sono:
  • la delineazione di un framework regolatorio comune per una chiara identificazione dell’impresa sociale all’interno dell’Unione Europea mantenendo le differenze in termini di politiche nazionali per ogni paese membro,
  •  evidenziare i principali stakeholders coinvolti nel settore,
  •  definire il ruolo dei fondi di investimento e le aree sociali di intervento raggiunte,
  • gettare luce sulle problematiche principali affrontate da questi innovatori ed infine le iniziative da rendere operative.

L’Unione Europea ha perciò intenzione di attuare un intervento trasversale entro la fine del 2012 sotto forma di 11 azioni chiave prioritarie nelle tre macro aree di intervento evidenziate come miglioramento dell’accesso ai finanziamenti, della visibilità delle imprese sociali e del contesto giuridico.
Nel prossimi post continuerò sintetizzando i punti fondamentali e le aree di intervento evidenziate dalla commissione, e per il momento vi lascio con un bellissimo punto di partenza: il link alla school for social entrepreneurs  (http://www.sse.org.uk/index.php), la famosa scuola fondata a fine anni 90 che chiaramente mette ai primi posti nei principi che devono guidare i suoi allievi, passione, determinazione, essere visionari e fedeli all’idea che vuole cambiare e migliorare la società e/o l’ambiente...il primo passo è tutto!  http://www.youtube.com/watch?v=kB3BrKI5XM4

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