Ogni processo imprenditoriale che si rispetti è costellato di dubbi. Tra questi ve né uno che probabilmente li batte tutti e che costringe a non pochi ripensamenti, patemi, esitazioni, notti insonni. Ci provo oppure no? Mi butto rinunciando a tutto il resto (o quasi)? Premesso che questo cruccio tende a essere tanto più significativo quanto più è alto il costo opportunità, ovvero quanto maggiore è ciò a cui si dovrà rinunciare per mettersi in gioco, la decisione di “fare impresa” è sempre (più o meno) destabilizzante e pone inevitabilmente di fronte a un bivio. Come scegliere? Quale criterio usare per decidere? E soprattutto, esiste un criterio generalizzabile?
Oggi vorrei cimentarmi con questa grande domanda imprenditoriale/esistenziale condividendo con voi una piccola euristica (regola) decisionale che seguo ogniqualvolta devo confrontarmi con una scelta difficile (e che mi spaventa un po’). Non si tratta solo di una opinione personale ma di una serie di semplici principi elaborati nel corso di 20 anni di ricerca dal grande psicologo sociale Abraham Maslow (meglio noto per la omonima e stra-citata “piramide”).
In breve, Maslow ha dedicato buona parte della propria vita d scienziato allo studio dell’autorealizzazione Ovvero all’analisi di comportamenti, azioni e decisioni tipiche di persone che riescono a trovare senso, direzione e motivazione nella propria vita. I principi fondamentali sono semplici e immediati e personalmente non mi hanno mai tradito. In estrema sintesi si possono tradurre nel seguente mantra:
Se ti spaventa, buttati e fallo!
Ogni qualvolta siamo posti di fronte a una vera scelta ci troveremo ad un bivio. Da una parte la strada più sicura e confortevole. Dall’altra quella rischiosa e faticosa. Quest’ultima è quella che ci permetterà di imparare e apprendere di più e dunque è quella che dovremmo sempre scegliere.
Mi perdonino i cultori di Maslow per il mio iper-riduzionismo ma questa è la lezione più forte che ne ho tratto e che continua ad essere per me fonte di ispirazione. L’autorealizzazione è fondamentalmente un percorso di scoperta e apprendimento che passa attraverso le strade più impervie. Sono queste però le strade che riveleranno gli scorci più emozionanti. Maslow articola questo principio in 8 punti che vi riporto, sperando che vi aiutino nel risolvere i vostri dilemmi imprenditoriali/esistenziali (oltre a invogliarvi a riscoprire un classico della psicologia!):
· Vivi le cose pienamente, vividamente e senza egoismo. Buttati anima e corpo nell’esperienza di qualcosa in cui credi: concentrati su di essa completamente, lascia che ti assorba nella sua totalità
· La vita è un processo continuo di scelta tra la sicurezza (derivante dalla paura e dal bisogno di difesa) e il rischio (per il bene del progresso e della crescita personale): scegli la crescita 10 volte al giorno!
· Lascia che il tuo io emerga. Cerca di tacitare le voci esterne circa quello che “si dovrebbe” fare, sentire, dire etc. e lascia che sia l’esperienza a guidarti verso ciò che realmente senti e desideri esprimere.
· Quando sei nel dubbio sii onesto. Se guardi dentro di te con onestà assumerai responsabilità. Prendere responsabilità è prendere coscienza della propria identità.
· Ascolta i tuoi gusti personali e sii pronto a essere impopolare.
· Usa la tua intelligenza e impegnati per fare bene le cose a cui tieni, non ha importanza se appaiono insignificanti
· Aumenta la probabilità di vivere picchi esperienziali: liberati da illusioni e false nozioni. Impara in cosa sei bravo e quali sono e non sono le tue potenzialità.
· Scopri chi e cosa sei, cosa ti piace e non, che cosa è buono e che cosa è cattivo per te, dove sei diretto e il tuo scopo. Aprirsi a sé stessi in questo modo significa identificare le proprie difese per poi trovare il coraggio di abbassarle.
Buona scelta!
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