Durante la pausa natalizia ho avuto l'occasione di incontrare un imprenditore piuttosto singolare nel panorama italiano, Chris Angiolini. Chris è il fondatore della Bronson Produzioni, un'impresa che si occupa della gestione e programmazione dell'Hana-Bi, del Bronson, del Fargo e di una serie di festival musicali nel ravennate. Appassionato di musica alternativa (hardcore e punk, principalmente), abbandona ingegneria aeronautica dopo aver superato, con successo, 13 esami per dedicarsi alla sua passione. Dopo svariati tour europei, qualche disco prodotto e distribuito in totale spirito DIY e una breve esperienza come proprietario e gestore di un negozio di dischi, Chris decide di fare una professione di quel che fino ad allora aveva fatto saltuariamente per guadagnare qualcosa in più: dj e organizzatore di feste con musica dal vivo. Non passa molto tempo quando l'opportunità di rilevare la gestione dell'Hana-Bi (un bagno con struttura ricettiva organizzata) si presenta e Chris la coglie al volo. La Ravenna (e dintorni) di cui parliamo è una cittadina con una tradizione di sottocultura alternativa costante, tuttavia disomogenea e disorganizzata. L'intuizione di Chris è quella di permettere a chi si identifica in questo movimento di avere uno spazio in cui poter partecipare ad eventi musicali (dj set e concerti). In aggiunta: in un luogo molto rischioso, la riviera romagnola, simbolo di una cultura giovanile sostanzialmente differente, fatta di musica techno, dance e sballo. Per di più in spiaggia, che nell'immaginario collettivo della gioventù rappresenta il luogo in cui riposarsi dopo una nottata di bravate o, agli antipodi, lo stereotipo della famigliola con prole. Chris mi confessa, con una punta d'orgoglio e ironia, che molte delle persone diventate assidue frequentatrici dell'Hana-Bi non erano mai andate in spiaggia, né si sarebbero mai sognate di farlo.
In breve tempo l'Hana-Bi diventa un luogo importante nella scena musicale live alternativa/indipendente in Italia, nonché tappa di riferimento per svariati artisti internazionali (alcuni dei quali diventeranno fenomeni mondiali, vedi The National, Gossip ad esempio). È qui che Chris si accorge di aver "creato" un pubblico e inizia ad interrogarsi riguardo le possibilità di sviluppare ulteriormente questa comunità. Così nasce il Bronson, contraltare invernale dell'estivo Hana-Bi, che permette di mantenere una continuità di proposte musicali e culturali rivolte alla collettività di riferimento (che nel frattempo continua a crescere).
È da un'altra intuizione di Chris che nasce il Fargo, caffè in stile "a metà fra il marocchino e lo scandinavo", teatro di piccole sessioni acustiche e reading di letteratura: "mi sono accorto di aver confinato la mia attività alle esatte estremità della città. Mancava un luogo di incontro e di confronto che permettesse a questa comunità di ritrovarsi in città, nel cuore della città". Così apre il Fargo e non sorprende che quella parte di città fino ad allora piuttosto negletta, improvvisamente viva un fermento nuovo con l'apertura di altri caffè, ristoranti e attività commerciali.
Nel frattempo Chris, investendo sul continuo sviluppo del pubblico, organizza festival musicali tematici (Transmission, Weird Tales).
Quella che può apparire un'ossessione, la creazione di diversi brand, riconducibili a diversi eventi, dietro ai quali lavora la stessa organizzazione, è in realtà il contributo più interessante all'idea imprenditoriale di Chris: tramite la creazione di brand-eventi il pubblico partecipa ad un'esperienza che assume unicità. La condivisione di un'esperienza con una collettività aumenta il valore percepito dell'esperienza stessa e ne conferisce un'aura di mito. È esattamente il motivo per cui, negli ultimi anni, si è visto il fiorire di svariati festival musicali estivi in zone più o meno remote (Coachella, Reading, Pukkelpop e così via) in cui la comunità di appassionati è fortemente fidelizzata e viaggia, ad esempio - nel caso di Coachella, per ore nel deserto californiano per vivere in una sorta di accampamento per tutta la durata del festival.
È possibile che seguano ulteriori riflessioni su Chris in successivi post.
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